Il pomodoro non è sempre stato rosso, conoscete il colore d’origine?
Il pomodoro, nome scientifico Solanum lycopersicum, fa parte della famiglia delle Solanaceae, è una pianta annuale. Le sue bacche, dal caratteristico colore rosso, sono largamente utilizzate in ambito alimentare in molti Paesi del mondo. Il termine pomodoro è da attribuire al botanico senese Pietro Andrea Mattioli che per primo documentò l’ortaggio in Italia nel suo Medici Senensis Commentarii del 1544 dove lo definì mala aurea. Il pomodoro però non è sempre stato rosso: i primi esemplari arrivati dall’America avevano una tonalità dorata (ecco perché si chiama così). Solo dopo molti anni, a forza di selezioni e innesti, ha acquistato il colore che tutti conosciamo. Cioè rosso. Un inconfondibile colore che da anni condisce spaghetti, maccheroni e pizza. Piatti conosciuti in tutto il mondo.
Il pomodoro è una bacca nativa della zona dell’America centrale, del Sudamerica e della parte meridionale dell’America Settentrionale. Gli Aztechi lo chiamarono xitomatl, mentre il termine tomatl indicava vari frutti simili fra loro, in genere sugosi. La salsa di pomodoro era parte integrante della cucina azteca. La data del suo arrivo in Europa è il 1540, quando il condottiero spagnolo Hernán Cortés rientrò in patria con alcune piantine, la cui coltivazione diffusa si ebbe tuttavia solo nella seconda metà del XVII secolo. In Italia la storia documentata del pomodoro inizia a Pisa il 31 ottobre 1548 quando Cosimo de’Medici ricevette dalla sua tenuta fiorentina di Torre del Gallo un cesto dei pomodori nati da semi regalati alla moglie, Eleonora di Toledo, dal padre, Viceré del Regno di Napoli. Me appare verosimile che la prima regione italiana a conoscere la nuova pianta fu la Sicilia per la diretta influenza della Spagna sull’isola; e sembra infatti che da lì provengano le ricette italiane a base di pomodoro più antiche.
Tuttavia già nel 1572 in una lettera di Costanzo Felici a Ulisse Aldrovandi si fa riferimento ad una varietà di colore “rosso gagliardamente”, che poi venne selezionata nel tempo e divenne prevalente. In particolare, la tradizione locale dice che la selezione decisiva del viraggio al rosso si ebbe nell’agro nocerino nel ‘600 o nel ‘700, dove tuttora la coltivazione del pomodoro è una delle principali industrie e nel cui circondario si conservano varietà importanti come il pomodoro di Sorrento, originale ingrediente della caprese, il pomodoro corbarino e il pomodorino giallo del Vesuvio, che ancora conserva il colore originario. Oggi se ne fa un uso vastissimo. Crudi nelle insalate, cotto per condire i primi, piatto unico o come condimento all’interno dei panini. Al di là dell’origine del suo colore oggi il pomodoro è rosso. Può essere grande o piccolo. Può essere cotto o crudo. Ma è rosso. Ed è diventato un prodotto italiano e del mediterraneo. Magari di importazione ma oggi è italiano a tutti gli effetti.